venerdì 3 maggio 2013


Beldescu Silvia [1]

 

 

Racconto che ha partecipato

al Concorso  LINGUA MADRE

 

Pensiero femminile di REGIONE PIEMONTE

 

                                            

                                             L’Italia il mio secondo paese

 

Bella ITALIA ti trovo qui, lontana dal mio paese di origine, cosi magica e misteriosa, stanca degli anni di guerra, vecchia e nello stesso tempo giovane. Hai saputo risparmiare lo spirito giovanile di cui abbiamo sempre bisogno, hai saputo raccogliere una miscela di genti anche se, non sempre belle, hai saputo dimenticare e perdonare e hai dato quello che altri paesi non danno ancora: la speranza di vivere, di poter realizzare i nostri più nascosti sogni, perché tutti li abbiamo, è nel nostro cuore c’è sempre il desiderio di felicità…

            Oggi ti ringraziamo tutti noi: le genti straniere. Ieri siamo partiti dal nostro Paese, con la speranza nel cuore. Speranza di poter realizzare i nostri spessi desideri, di poter trovare la voglia di vivere ed amare, grazie per la tua generosità e perché ci hai dato l’opportunità di trovare il cammino giusto.

            Ti trovo qui insieme ai miei sogni da bambina. Sogni di avere le cose belle, affascinanti e magiche che arrivavano nel nostro paese. Qualche volta se avevamo la fortuna di avere genitori meravigliosi godevamo di loro… Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto ciò che desideravo non solo per i genitori che cercavano di accontentarmi, ma anche perché più tardi cominciando a lavorare, potevo regalarmi tutto che desideravo… Ho sempre lavorato, creduto in me stessa e sono sicura che possiamo avere tutto, se sappiamo lottare con la forza del nostro desiderio...

            È quello che dalla vita ho imparato ogni giorno, regalandomi la fortuna di poter provare tante emozioni e desideri. Anche se a volte non tutti gli avvenimenti che mi sono accaduti sono stati piacevoli, ho imparato che la vita presenta molti imprevisti che a volte la rendono bella.

            Un grande scrittore diceva: “NESSUNO CONOSCE IL SUO DESTINO, PERÒ LO PUÒ SEGUIRE IN MANIERA CHE GLI SARÀ FAVOREVOLEh.

            Io l'ho sempre seguito, perché l’ho sentito, l’ho rispettato e amato. Lo amerò sempre anche se la mia fantasia volerà verso terre sconosciute, incerte, e lui forse per questa mi da tutta la gioia di oggi dove vivo e sono felice.

            Ringrazio Dio perché esisto, perché mi ha dato sogni, speranze, desideri, amori. Grazie per la felicità che mi porta sempre e per avermi fatto capire che la vita è un vero regalo.

            È questo il messaggio che dedico a tutti quelli che ora leggono queste parole, trasmesse dal profondo della mia anima. Voglio comunicare tutto questo insieme alla gioia di vivere in un bel paese come è L’Italia, con tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui, con tutti i problemi che ho affrontato coraggiosamente, quando una sola decisione a cambiato il corso della mia vita meravigliosamente.

            Sono personalmente convinta che abbiamo tutti dentro di noi una forza che ci porta avanti ogni giorno della nostra vita. A noi rimane scoprirla, con la volontà che dobbiamo mettere alla prova in ogni momento. Quest 'energia può portarci alla realizzazione dei nostri desideri e speranze, anche di quelli che a volte sembrano impossibili. Però ciò accade solamente se sapremo lottare nei momenti difficili. La questione sta solo nella forza di voler realizzare quei desideri e quelle speranze. I nostri sogni aspettano che noi ci mettiamo alla prova con la vita, con il destino che ci sarà sempre vicino anche quando crediamo che tutto magari è perso… È un segreto che dobbiamo imparare tutti. Lo si può fare a volte da quelli che prima di noi ce l’hanno fatta e sono riusciti a trovare la felicità che tutti sognano. Dobbiamo andare avanti anche quando le speranze sembra che ci lascino per sempre, anche quando il vento ci porta la triste solitudine. So solo che comunque la sfortuna è una cosa temporanea, perché sempre il vento ci porterà con il suo soffio, il rilassamento della nostra serenità.

            Arriviamo qui con speranze nel cuore, con il desiderio che il futuro sarà migliore per noi, troppo stanchi dei pensieri, delle illusioni, delle incertezze e politiche storte. Se una persona parte dal suo paese nello zaino che sta facendo prima di partire, mette sempre una lacrima per la terra dove è nato, dove è cresciuto e dove ha imparato ad amare, lascia sempre una lacrima per la sua mamma o per il bambino che lo sta aspettando con la speranza che domani tornerà per poterlo portare con lui lontano, in quel paese con principi e principesse… Non è facile prendere una decisione prima di partire perché ci sono tantissime cose che ti legano alla tua terra di origine, dai genitori, bambini, amici e tante volte dei bei posti che ti sono entrati nel cuore della tua nascita, però il desiderio di poter realizzarti come persona è forte, talmente forte che richiede questo grandissimo sacrificio.

            La mia decisione di partire dalla Romania, non credo che potesse essere ben vista dai miei genitori (morti ancora prima della mia partenza), ma loro hanno sempre rispettato le miei scelte e credo che mi avrebbero lasciato seguire i miei più profondi desideri. La verità è che ho sempre avuto il desiderio di andare lontano dal mio paese di origine, anche da piccola, forse perché avevo tanti parenti all'estero, oppure è merito dei tantissimi libri letti di autori stranieri che mi trasportavano con la fantasia altrove… magari in un posto dove io dovevo arrivare!!! Questo desiderio di conoscere il mondo, di viaggiare, conoscere genti nuovi e vivere nuove esperienze di vita, forse è stato scritto dal destino. La sfida che ho affrontato con coraggio e dedizione,  è stata ancora più grande perché quando partii dalla Romania avevo lasciai mio figlio di 10 anni, Silvio. Non lo vidi per quasi 1 anno è 8 mesi, ma l'ho fatto anche per trovargli un futuro migliore. Doveva essere il bambino più felice del mondo!! Non mi era stato facile crescerlo, anche se solamente per tre anni!! Sono stata sposata con suo padre e la mia mamma era venuta a mancare già da un bel po’ di anni. Il grande amore che avevo per lui però mi accompagnò sempre, e tutti i miei sacrifici che spesso facevo erano niente accanto al suo sorriso di bambino. Così passavano gli anni e mi chiedevo spesso che futuro avrei potuto offrigli, perché le speranze che il mio paese ci dava erano ancora poche. Rimandavo spesso la partenza, nella ricerca di una persona valida. Anche perché non ero pronta a lasciarlo nelle mani di altre persone, era un rischio troppo grosso per me. Però qualcosa dovevo fare e un continuo pensiero mi popolava la mente e non mi dava pace, così un giorno presi un'importante decisione e non tornai più indietro. Dovevo partire a tutti i costi per poter offrire al mio piccolo una vita migliore e nello stesso tempo la possibilità di conoscere il mondo. Era l’unica soluzione. Scelsi L’ITALIA perché era l’unico paese dove le frontiere non erano chiuse come nelle altre nazioni. La mia stella che mi seguiva sempre, mi dette questa grandissima opportunità e dovevo andare fino in fondo, era più forte di me il desiderio di partire e alla fine feci così. Ricordo gli amici che mi hanno accompagnata alla mia partenza: erano tristi in quella sera di autunno, io anche perché sapevo nel profondo del cuore che questa era la mia strada e in fondo anche loro lo sentivano per me. Le lacrime che ho visto sui loro visi mi dicevano che soffrivano in quei momenti. La mia sofferenza era raddoppiata per aver lasciato mio figlio con altre persone per un tempo, ma lo facevo con l'intento che il domani avrei potuto offrirgli di più da questa meravigliosa vita. Sapevo che da qualche parte qualcosa di Magico mi aspettava, di fantastico, che potevo sfruttare di più le nostre capacita di vedere il mondo. Io e lui mio figlio, perché la vita ci poteva offrire tantissime opportunità da ora in poi. Lo sentivo nel profondo del cuore con tutto il mio istinto di mamma, di donna.

            Sono arrivata a Torino nel settembre 2000, in una bella giornata di autunno, quando il sole ride ancora felice, regalando affascinanti colori e paesaggi, che visti da Torino, città magica, sembrano ancora più belli. Se il mio amico destino mi faceva ancora una volta, un piccolo regalo, lo faceva per i miei 35 anni che compivo proprio in quei giorni. Arrivavo da 2000 km, da un bel paese con un passato non molto felice, soprattutto per quanto riguarda la libertà della persona, dato che abbiamo subito per tanti anni il brutto regime di Ceausescu. Ma anche prima di lui, sono stati anni difficilissimi come anche in Italia. Noi giovani magari non li abbiamo vissuti, ma i nostri nonni e genitori sì. Vi posso dire che comunque il nostro popolo ha saputo lottare, affrontare e sacrificarsi per i propri ideali e speranze che erano vivi dentro di loro. Solo le speranze ci permettono di andare avanti ogni giorno. Come in un gioco, chi non rischia non può vincere, perché che gusto può avere allora la vita?!?

Tutto è una continua lotta e non sai cosa ti riserva in serbo la vita se non provi prima!

Era domenica pomeriggio e Torino era tranquilla a quell'ora. Mi sorprendeva ogni passo che facevo, mi affascinava la miscela di vecchio con nuovo. Le costruzioni di tanti anni fa, che descrivono la storia dell'Italia. Non c'è nulla di più attraente di questi edifici che ti parlano guardandoli del loro passato. Torino è un città storica e magica.  Questo l'ho scoperto dopo un po’ di tempo, quando anche i miei conoscenti raccontarono dell'Italia di ieri e di oggi. La sorpresa era grandissima ma non era solo per la bellezza di questa città, era qualcosa di più affascinante che dovevo ancora capire, me lo diceva il cuore, quale triste in quel momento perché gli mancava la forza di vivere, la gioia che ha lasciato partendo, il mio angioletto, mio figlio Silvio. Ma nonostante questo avevo ancora la forza di poter sentire il grande fascino dell'incontro con l’Italia. Ero triste ma nello stesso tempo avevo un gran desiderio di potergli offrire tutto quello che un bambino doveva avere dalla vita una volta che gli è stata donata. La vita è un vero regalo, anche se spesso ci dimentichiamo di questa bellissima avventura e grandissima gioia che ciascuno di noi ha dentro di sé. É per questo che dobbiamo avere dei desideri, dei sogni, delle speranze e dobbiamo lottare per poter realizzarli. Ho sempre apprezzato guardando in TV i grandi passi che sono stati fatti da altri paesi verso una vita migliore e capisco solo oggi che per nessuno è stato facile arrivare a un certo livello di sviluppo, che tutti hanno affrontato momenti difficili, le guerre, regimi severi, ma che alla fine hanno vinto, sono riusciti nel loro cammino verso la libertà della persona e hanno saputo sfruttare le opportunità a loro favore, creandosi una vita migliore. Molto importante nella vita è il rispetto per il lavoro che fai. Posso assicurarvi che anche se non è quello che vi piace, di scegliere un lavoro che non vi appaga è bene farlo con la stessa forza di volontà, perché vi potrete accorgere, un giorno, che anche da questo avrete da imparare qualcosa, da guadagnare. Poi non solo i soldi sono importanti nella vita, ma anche l'avventura, il coraggio di poter affrontarla così come capita, la capacità di adattarsi a qualcosa che fin ora non vi è mai accaduto, qualcosa in cui la vita ci mette alla prova. Ecco perché è molto speciale: ti fa conoscere te stesso. Vi assicuro che a volte le nuove esperienze ci possono cambiare il destino, incredibilmente a nostro favore. Anche il mio incontro con il lavoro in Italia è stato molto interessante, per le diversità di lavori svolti, anche contemporaneamente, da venditore di scarpe a commessa di supermercato, cameriera e consulente per diverse aziende. Ma volete sapere una cosa?! La vera felicità dicevo non sono i soldi, né la carriera. L'importante è arrivare a uno stato di benessere interiore, che ci porta avanti ogni giorno regalandoci il sorriso sulle labbra e uno stato interiore che ci porta a vedere che questa vita ci è stata regalata. Quindi dobbiamo cercare di viverla al meglio e imparare a difenderla ogni momento. È uno stato di felicità non programmata ma regalato dal nostro interiore, quello che tutti noi possediamo di sicuro. Tutti noi dobbiamo imparare leggere nel cuore e cogliere i momenti meravigliosi che la vita ci offre. È una condizione che si trova nelle nostre forze interiori, cercare di vivere felici, la felicità di questo giorno, la magica natura con i suoi paesaggi meravigliosi, un bambino che ride al sole, la felicità e l'amore per il destino che a volte ha più fantasia di noi e ci porta sempre delle sorprese che ci entrano nel cuore tracciando il nostro libero cammino. Forse non è solo la fortuna o forse gli eventi che ci capitano a volte per caso sono come le stelle cadenti: lasciano delle scie di luce nel cielo del nostro destino. Se siamo pronti ad accorgerci del loro passaggio ci ricompensano, realizzando i nostri desideri nascosti, come dice il grandissimo dottor RAFFAELE MORELLI, che io stimo moltissimo, una perla vera dell'Italia.

Ero appena arrivata in Italia senza documenti, era difficile trovare lavoro subito. Ricordo che per me è stato il periodo più difficile perché avevo il lavoro nel sangue. Stavo guardando dalla finestra ogni mattina, come genti andavano a lavorare, alcuni portando presto i loro bambini all'asilo, alla scuola, gioia di quale io ero ancora privata. Questa per me era una vera condanna. Trovai lavoro dopo un mese, tramite un'amica, presso un negoziante di scarpe che faceva da tanti anni quel lavoro. All'inizio non mi diede molta fiducia, anche perché non conoscevo lingua italiana, ma poi il mio impegno giornaliero, sia per imparare bene a parlare, sia per di essere molto gentile con i clienti, mi portò presto ad avere fortuna. Poi con il commercio sono portata anche perché da piccolina mi piaceva giocare con le mie cugine da venditrice e inoltre in Romania avevo lavorato anche per un'azienda di cosmesi in vendita diretta, quindi non era per me un capitolo nuovo. Sono stata fortunata sin dall'inizio anche perché avevo una gran voglia di imparare un nuovo lavoro, poi mi piaceva stare in mezzo alla gente e conversare con loro cercando di capire ogni giorno di più, facendo dei grandi progressi. Il lavoro che ti porta al contatto diretto con la gente è il più bello del mondo ed è anche il modo migliore per imparare una lingua straniera. Poi leggevo molte riviste e libri che sceglievo con cura. Volevo sapere ogni giorno di più anzi mi vergognavo a volte quando la gente mi chiedeva certe cose e io non capivo. Il titolare però era contento dei passi in avanti che facevo. Poco tempo dopo ebbi un'altra grandissima opportunità perché trovai lavoro in un ristorante e siccome era inverno mi conveniva lavorare al caldo. Allora quando il titolare mi fece la proposta di lavorare lì dopo il capodanno trascorso lavorando, io dissi subito di sì e ne fui molto felice. Il lavoro di cameriera non è un lavoro facile come sembra, richiede un insieme di qualità come gentilezza, cortesia, modo di parlare con le persone è non ultimo di sorridere ai clienti, perché il sorriso portava tanta gente nei ristoranti dove ho lavorato e a me personalmente mi ha dato tanta soddisfazione questo lavoro, anche grazie agli incontri a volte magici avuti con persone speciali. Ho lavorato in quel ristorante per tre anni ed ero innamorata del luogo. Si trovava su una collina, dove il verde mi incantava come in una favola. I miei colleghi di lavoro conosciuti in quel ristorante erano di tutte le nazionalità: rumeni, italiani, arabi. Alcuni erano molto simpatici e anche se a volte avevamo dei piccoli litigi si aveva sempre da imparare qualcosa gli uni dagli altri. Penso che lavorando insieme, diversi popoli, diverse culture, diverse mentalità sia una cosa bella proprio perché si imparano sempre nuove cose. Noi parlavamo e ci chiedevamo spesso come si lavorava nei nostri paesi, com'è sono la gente, le tradizioni, ci raccontavamo spesso tutto sui nostri paesi che nessuno di noi ha mai dimenticato. Si rideva spesso e ripeto, oltre le incomprensioni che c'erano, la cosa vera e che rimane sempre nei nostri ricordi è la mentalità che ognuno di noi ha e che ognuno di noi comunque rimanga sempre legato al suo paese, anche se è a mille chilometri di distanza. Un'altra cosa importante da questo incontro con altre genti è il fatto che forse noi non siamo ancora in grado di accettare un'altra mentalità oltre alla nostra di "occidentali". Forse anche gli altri hanno qualcosa da imparare a noi e dobbiamo sempre lasciare una porta aperta a questa possibilità. Anche se spesso non possiamo accettare per diversi motivi i loro concetti, dobbiamo almeno rispettarli.

            Vi posso garantire che in qualsiasi parte del mondo, le persone hanno sempre il bisogno di conoscere altre persone. Abbiamo sempre bisogno di fare conoscenze nuove. È un vivere totalmente, in cui si sente di far parte di uno Spirito Universale. Questo perché noi pensiamo che il mondo sia molto grande, invece ci sbagliamo: è molto più piccolo di quanto pensiamo e genti diverse sono molto simili, nei bisogni e desideri. Questo l'ho imparato arrivando in un altro paese. E questa non può che essere una cosa molto bella: le persone che si scoprono uguali forse partendo anche dal grande bisogno di conoscersi e Amare. Questo perché viviamo una volta sola, e tutti abbiamo bisogno di essere felici, la felicità viene sempre cercata nei minimi particolari.

            Cosa amo di più dell'Italia? La bellezza del paese, qui ci sono posti meravigliosi, artisti, cantanti, scrittori, poeti, stilisti. Mi piacciono le mattine quando al bar bevo il più buon caffè del mondo, la pizza più buona. Tutta la cucina è straordinaria, amo gli uomini italiani, i più belli del mondo, amo i parchi è specialmente quello del Valentino che è uno dei miei luoghi preferiti, con un cuore pieno di fiori colorati e cascate che mi ispirano nello scrivere...

            Affacciata dalla mia finestra del sesto piano dove abito, guardo il cielo e le stelle splendere. Si vedono le colline Moncalieresi che abbracciano le Alpi. Io sono incantata da questo posto, innamorata per sempre di questa favola. Le luci brillano lontano, hanno qualcosa di poetico, mi ispirano con il loro splendore come il mio cuore innamorato di questa terra italiana. Il mio cuore ama e lo splendore del suo amore mi vibra dentro come un diamante che porto sempre con me, regalato alle persone che amo… E la nostra sintonia fa parte di questa vita splendente. Ora sono qui persa in questo splendore serale, della vita, di Voi. Era quello che il destino voleva ancora regalarmi, era questo che io dovevo regalare al mio destino, il mio ultimo desiderio di scrivere questo racconto l'ho fatto per me e per voi...



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