venerdì 3 maggio 2013

with the eyes of the heart
I look at you,
in everything you do,
in everything I do.
You're the sun that shines in my heart,
and what will be your choice
I embrace.
The vibrations of your heart,
come to me,
playing in my heart,
six in me now!
I am the creator and visionary
at the same time,
an unreal time
suspended there on,
time together, magic and pain
dwell time for you,
now you got into my heart
and heart vibrates to you!

Con gli occhi del cuore
ti guardo,
in ogni cosa che fai,
in ogni cosa che faccio.
Sei te il sole che risplende nel mio cuore,
e quale sarà la tua scelta
io abbraccerò.
Le vibrazioni del tuo cuore,
arrivano da me,
suonano nel mio cuore,
sei oramai dentro di me!
Sono creatore e il visionario
nello stesso tempo,
di un irreale tempo
sospeso là su,
ora insieme, magia e dolore
vivono per te,
ormai sei entrato nel mio cuore
e il cuore vibra per te!

Beldescu Silvia [1]

 

 

Racconto che ha partecipato

al Concorso  LINGUA MADRE

 

Pensiero femminile di REGIONE PIEMONTE

 

                                            

                                             L’Italia il mio secondo paese

 

Bella ITALIA ti trovo qui, lontana dal mio paese di origine, cosi magica e misteriosa, stanca degli anni di guerra, vecchia e nello stesso tempo giovane. Hai saputo risparmiare lo spirito giovanile di cui abbiamo sempre bisogno, hai saputo raccogliere una miscela di genti anche se, non sempre belle, hai saputo dimenticare e perdonare e hai dato quello che altri paesi non danno ancora: la speranza di vivere, di poter realizzare i nostri più nascosti sogni, perché tutti li abbiamo, è nel nostro cuore c’è sempre il desiderio di felicità…

            Oggi ti ringraziamo tutti noi: le genti straniere. Ieri siamo partiti dal nostro Paese, con la speranza nel cuore. Speranza di poter realizzare i nostri spessi desideri, di poter trovare la voglia di vivere ed amare, grazie per la tua generosità e perché ci hai dato l’opportunità di trovare il cammino giusto.

            Ti trovo qui insieme ai miei sogni da bambina. Sogni di avere le cose belle, affascinanti e magiche che arrivavano nel nostro paese. Qualche volta se avevamo la fortuna di avere genitori meravigliosi godevamo di loro… Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto ciò che desideravo non solo per i genitori che cercavano di accontentarmi, ma anche perché più tardi cominciando a lavorare, potevo regalarmi tutto che desideravo… Ho sempre lavorato, creduto in me stessa e sono sicura che possiamo avere tutto, se sappiamo lottare con la forza del nostro desiderio...

            È quello che dalla vita ho imparato ogni giorno, regalandomi la fortuna di poter provare tante emozioni e desideri. Anche se a volte non tutti gli avvenimenti che mi sono accaduti sono stati piacevoli, ho imparato che la vita presenta molti imprevisti che a volte la rendono bella.

            Un grande scrittore diceva: “NESSUNO CONOSCE IL SUO DESTINO, PERÒ LO PUÒ SEGUIRE IN MANIERA CHE GLI SARÀ FAVOREVOLEh.

            Io l'ho sempre seguito, perché l’ho sentito, l’ho rispettato e amato. Lo amerò sempre anche se la mia fantasia volerà verso terre sconosciute, incerte, e lui forse per questa mi da tutta la gioia di oggi dove vivo e sono felice.

            Ringrazio Dio perché esisto, perché mi ha dato sogni, speranze, desideri, amori. Grazie per la felicità che mi porta sempre e per avermi fatto capire che la vita è un vero regalo.

            È questo il messaggio che dedico a tutti quelli che ora leggono queste parole, trasmesse dal profondo della mia anima. Voglio comunicare tutto questo insieme alla gioia di vivere in un bel paese come è L’Italia, con tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui, con tutti i problemi che ho affrontato coraggiosamente, quando una sola decisione a cambiato il corso della mia vita meravigliosamente.

            Sono personalmente convinta che abbiamo tutti dentro di noi una forza che ci porta avanti ogni giorno della nostra vita. A noi rimane scoprirla, con la volontà che dobbiamo mettere alla prova in ogni momento. Quest 'energia può portarci alla realizzazione dei nostri desideri e speranze, anche di quelli che a volte sembrano impossibili. Però ciò accade solamente se sapremo lottare nei momenti difficili. La questione sta solo nella forza di voler realizzare quei desideri e quelle speranze. I nostri sogni aspettano che noi ci mettiamo alla prova con la vita, con il destino che ci sarà sempre vicino anche quando crediamo che tutto magari è perso… È un segreto che dobbiamo imparare tutti. Lo si può fare a volte da quelli che prima di noi ce l’hanno fatta e sono riusciti a trovare la felicità che tutti sognano. Dobbiamo andare avanti anche quando le speranze sembra che ci lascino per sempre, anche quando il vento ci porta la triste solitudine. So solo che comunque la sfortuna è una cosa temporanea, perché sempre il vento ci porterà con il suo soffio, il rilassamento della nostra serenità.

            Arriviamo qui con speranze nel cuore, con il desiderio che il futuro sarà migliore per noi, troppo stanchi dei pensieri, delle illusioni, delle incertezze e politiche storte. Se una persona parte dal suo paese nello zaino che sta facendo prima di partire, mette sempre una lacrima per la terra dove è nato, dove è cresciuto e dove ha imparato ad amare, lascia sempre una lacrima per la sua mamma o per il bambino che lo sta aspettando con la speranza che domani tornerà per poterlo portare con lui lontano, in quel paese con principi e principesse… Non è facile prendere una decisione prima di partire perché ci sono tantissime cose che ti legano alla tua terra di origine, dai genitori, bambini, amici e tante volte dei bei posti che ti sono entrati nel cuore della tua nascita, però il desiderio di poter realizzarti come persona è forte, talmente forte che richiede questo grandissimo sacrificio.

            La mia decisione di partire dalla Romania, non credo che potesse essere ben vista dai miei genitori (morti ancora prima della mia partenza), ma loro hanno sempre rispettato le miei scelte e credo che mi avrebbero lasciato seguire i miei più profondi desideri. La verità è che ho sempre avuto il desiderio di andare lontano dal mio paese di origine, anche da piccola, forse perché avevo tanti parenti all'estero, oppure è merito dei tantissimi libri letti di autori stranieri che mi trasportavano con la fantasia altrove… magari in un posto dove io dovevo arrivare!!! Questo desiderio di conoscere il mondo, di viaggiare, conoscere genti nuovi e vivere nuove esperienze di vita, forse è stato scritto dal destino. La sfida che ho affrontato con coraggio e dedizione,  è stata ancora più grande perché quando partii dalla Romania avevo lasciai mio figlio di 10 anni, Silvio. Non lo vidi per quasi 1 anno è 8 mesi, ma l'ho fatto anche per trovargli un futuro migliore. Doveva essere il bambino più felice del mondo!! Non mi era stato facile crescerlo, anche se solamente per tre anni!! Sono stata sposata con suo padre e la mia mamma era venuta a mancare già da un bel po’ di anni. Il grande amore che avevo per lui però mi accompagnò sempre, e tutti i miei sacrifici che spesso facevo erano niente accanto al suo sorriso di bambino. Così passavano gli anni e mi chiedevo spesso che futuro avrei potuto offrigli, perché le speranze che il mio paese ci dava erano ancora poche. Rimandavo spesso la partenza, nella ricerca di una persona valida. Anche perché non ero pronta a lasciarlo nelle mani di altre persone, era un rischio troppo grosso per me. Però qualcosa dovevo fare e un continuo pensiero mi popolava la mente e non mi dava pace, così un giorno presi un'importante decisione e non tornai più indietro. Dovevo partire a tutti i costi per poter offrire al mio piccolo una vita migliore e nello stesso tempo la possibilità di conoscere il mondo. Era l’unica soluzione. Scelsi L’ITALIA perché era l’unico paese dove le frontiere non erano chiuse come nelle altre nazioni. La mia stella che mi seguiva sempre, mi dette questa grandissima opportunità e dovevo andare fino in fondo, era più forte di me il desiderio di partire e alla fine feci così. Ricordo gli amici che mi hanno accompagnata alla mia partenza: erano tristi in quella sera di autunno, io anche perché sapevo nel profondo del cuore che questa era la mia strada e in fondo anche loro lo sentivano per me. Le lacrime che ho visto sui loro visi mi dicevano che soffrivano in quei momenti. La mia sofferenza era raddoppiata per aver lasciato mio figlio con altre persone per un tempo, ma lo facevo con l'intento che il domani avrei potuto offrirgli di più da questa meravigliosa vita. Sapevo che da qualche parte qualcosa di Magico mi aspettava, di fantastico, che potevo sfruttare di più le nostre capacita di vedere il mondo. Io e lui mio figlio, perché la vita ci poteva offrire tantissime opportunità da ora in poi. Lo sentivo nel profondo del cuore con tutto il mio istinto di mamma, di donna.

            Sono arrivata a Torino nel settembre 2000, in una bella giornata di autunno, quando il sole ride ancora felice, regalando affascinanti colori e paesaggi, che visti da Torino, città magica, sembrano ancora più belli. Se il mio amico destino mi faceva ancora una volta, un piccolo regalo, lo faceva per i miei 35 anni che compivo proprio in quei giorni. Arrivavo da 2000 km, da un bel paese con un passato non molto felice, soprattutto per quanto riguarda la libertà della persona, dato che abbiamo subito per tanti anni il brutto regime di Ceausescu. Ma anche prima di lui, sono stati anni difficilissimi come anche in Italia. Noi giovani magari non li abbiamo vissuti, ma i nostri nonni e genitori sì. Vi posso dire che comunque il nostro popolo ha saputo lottare, affrontare e sacrificarsi per i propri ideali e speranze che erano vivi dentro di loro. Solo le speranze ci permettono di andare avanti ogni giorno. Come in un gioco, chi non rischia non può vincere, perché che gusto può avere allora la vita?!?

Tutto è una continua lotta e non sai cosa ti riserva in serbo la vita se non provi prima!

Era domenica pomeriggio e Torino era tranquilla a quell'ora. Mi sorprendeva ogni passo che facevo, mi affascinava la miscela di vecchio con nuovo. Le costruzioni di tanti anni fa, che descrivono la storia dell'Italia. Non c'è nulla di più attraente di questi edifici che ti parlano guardandoli del loro passato. Torino è un città storica e magica.  Questo l'ho scoperto dopo un po’ di tempo, quando anche i miei conoscenti raccontarono dell'Italia di ieri e di oggi. La sorpresa era grandissima ma non era solo per la bellezza di questa città, era qualcosa di più affascinante che dovevo ancora capire, me lo diceva il cuore, quale triste in quel momento perché gli mancava la forza di vivere, la gioia che ha lasciato partendo, il mio angioletto, mio figlio Silvio. Ma nonostante questo avevo ancora la forza di poter sentire il grande fascino dell'incontro con l’Italia. Ero triste ma nello stesso tempo avevo un gran desiderio di potergli offrire tutto quello che un bambino doveva avere dalla vita una volta che gli è stata donata. La vita è un vero regalo, anche se spesso ci dimentichiamo di questa bellissima avventura e grandissima gioia che ciascuno di noi ha dentro di sé. É per questo che dobbiamo avere dei desideri, dei sogni, delle speranze e dobbiamo lottare per poter realizzarli. Ho sempre apprezzato guardando in TV i grandi passi che sono stati fatti da altri paesi verso una vita migliore e capisco solo oggi che per nessuno è stato facile arrivare a un certo livello di sviluppo, che tutti hanno affrontato momenti difficili, le guerre, regimi severi, ma che alla fine hanno vinto, sono riusciti nel loro cammino verso la libertà della persona e hanno saputo sfruttare le opportunità a loro favore, creandosi una vita migliore. Molto importante nella vita è il rispetto per il lavoro che fai. Posso assicurarvi che anche se non è quello che vi piace, di scegliere un lavoro che non vi appaga è bene farlo con la stessa forza di volontà, perché vi potrete accorgere, un giorno, che anche da questo avrete da imparare qualcosa, da guadagnare. Poi non solo i soldi sono importanti nella vita, ma anche l'avventura, il coraggio di poter affrontarla così come capita, la capacità di adattarsi a qualcosa che fin ora non vi è mai accaduto, qualcosa in cui la vita ci mette alla prova. Ecco perché è molto speciale: ti fa conoscere te stesso. Vi assicuro che a volte le nuove esperienze ci possono cambiare il destino, incredibilmente a nostro favore. Anche il mio incontro con il lavoro in Italia è stato molto interessante, per le diversità di lavori svolti, anche contemporaneamente, da venditore di scarpe a commessa di supermercato, cameriera e consulente per diverse aziende. Ma volete sapere una cosa?! La vera felicità dicevo non sono i soldi, né la carriera. L'importante è arrivare a uno stato di benessere interiore, che ci porta avanti ogni giorno regalandoci il sorriso sulle labbra e uno stato interiore che ci porta a vedere che questa vita ci è stata regalata. Quindi dobbiamo cercare di viverla al meglio e imparare a difenderla ogni momento. È uno stato di felicità non programmata ma regalato dal nostro interiore, quello che tutti noi possediamo di sicuro. Tutti noi dobbiamo imparare leggere nel cuore e cogliere i momenti meravigliosi che la vita ci offre. È una condizione che si trova nelle nostre forze interiori, cercare di vivere felici, la felicità di questo giorno, la magica natura con i suoi paesaggi meravigliosi, un bambino che ride al sole, la felicità e l'amore per il destino che a volte ha più fantasia di noi e ci porta sempre delle sorprese che ci entrano nel cuore tracciando il nostro libero cammino. Forse non è solo la fortuna o forse gli eventi che ci capitano a volte per caso sono come le stelle cadenti: lasciano delle scie di luce nel cielo del nostro destino. Se siamo pronti ad accorgerci del loro passaggio ci ricompensano, realizzando i nostri desideri nascosti, come dice il grandissimo dottor RAFFAELE MORELLI, che io stimo moltissimo, una perla vera dell'Italia.

Ero appena arrivata in Italia senza documenti, era difficile trovare lavoro subito. Ricordo che per me è stato il periodo più difficile perché avevo il lavoro nel sangue. Stavo guardando dalla finestra ogni mattina, come genti andavano a lavorare, alcuni portando presto i loro bambini all'asilo, alla scuola, gioia di quale io ero ancora privata. Questa per me era una vera condanna. Trovai lavoro dopo un mese, tramite un'amica, presso un negoziante di scarpe che faceva da tanti anni quel lavoro. All'inizio non mi diede molta fiducia, anche perché non conoscevo lingua italiana, ma poi il mio impegno giornaliero, sia per imparare bene a parlare, sia per di essere molto gentile con i clienti, mi portò presto ad avere fortuna. Poi con il commercio sono portata anche perché da piccolina mi piaceva giocare con le mie cugine da venditrice e inoltre in Romania avevo lavorato anche per un'azienda di cosmesi in vendita diretta, quindi non era per me un capitolo nuovo. Sono stata fortunata sin dall'inizio anche perché avevo una gran voglia di imparare un nuovo lavoro, poi mi piaceva stare in mezzo alla gente e conversare con loro cercando di capire ogni giorno di più, facendo dei grandi progressi. Il lavoro che ti porta al contatto diretto con la gente è il più bello del mondo ed è anche il modo migliore per imparare una lingua straniera. Poi leggevo molte riviste e libri che sceglievo con cura. Volevo sapere ogni giorno di più anzi mi vergognavo a volte quando la gente mi chiedeva certe cose e io non capivo. Il titolare però era contento dei passi in avanti che facevo. Poco tempo dopo ebbi un'altra grandissima opportunità perché trovai lavoro in un ristorante e siccome era inverno mi conveniva lavorare al caldo. Allora quando il titolare mi fece la proposta di lavorare lì dopo il capodanno trascorso lavorando, io dissi subito di sì e ne fui molto felice. Il lavoro di cameriera non è un lavoro facile come sembra, richiede un insieme di qualità come gentilezza, cortesia, modo di parlare con le persone è non ultimo di sorridere ai clienti, perché il sorriso portava tanta gente nei ristoranti dove ho lavorato e a me personalmente mi ha dato tanta soddisfazione questo lavoro, anche grazie agli incontri a volte magici avuti con persone speciali. Ho lavorato in quel ristorante per tre anni ed ero innamorata del luogo. Si trovava su una collina, dove il verde mi incantava come in una favola. I miei colleghi di lavoro conosciuti in quel ristorante erano di tutte le nazionalità: rumeni, italiani, arabi. Alcuni erano molto simpatici e anche se a volte avevamo dei piccoli litigi si aveva sempre da imparare qualcosa gli uni dagli altri. Penso che lavorando insieme, diversi popoli, diverse culture, diverse mentalità sia una cosa bella proprio perché si imparano sempre nuove cose. Noi parlavamo e ci chiedevamo spesso come si lavorava nei nostri paesi, com'è sono la gente, le tradizioni, ci raccontavamo spesso tutto sui nostri paesi che nessuno di noi ha mai dimenticato. Si rideva spesso e ripeto, oltre le incomprensioni che c'erano, la cosa vera e che rimane sempre nei nostri ricordi è la mentalità che ognuno di noi ha e che ognuno di noi comunque rimanga sempre legato al suo paese, anche se è a mille chilometri di distanza. Un'altra cosa importante da questo incontro con altre genti è il fatto che forse noi non siamo ancora in grado di accettare un'altra mentalità oltre alla nostra di "occidentali". Forse anche gli altri hanno qualcosa da imparare a noi e dobbiamo sempre lasciare una porta aperta a questa possibilità. Anche se spesso non possiamo accettare per diversi motivi i loro concetti, dobbiamo almeno rispettarli.

            Vi posso garantire che in qualsiasi parte del mondo, le persone hanno sempre il bisogno di conoscere altre persone. Abbiamo sempre bisogno di fare conoscenze nuove. È un vivere totalmente, in cui si sente di far parte di uno Spirito Universale. Questo perché noi pensiamo che il mondo sia molto grande, invece ci sbagliamo: è molto più piccolo di quanto pensiamo e genti diverse sono molto simili, nei bisogni e desideri. Questo l'ho imparato arrivando in un altro paese. E questa non può che essere una cosa molto bella: le persone che si scoprono uguali forse partendo anche dal grande bisogno di conoscersi e Amare. Questo perché viviamo una volta sola, e tutti abbiamo bisogno di essere felici, la felicità viene sempre cercata nei minimi particolari.

            Cosa amo di più dell'Italia? La bellezza del paese, qui ci sono posti meravigliosi, artisti, cantanti, scrittori, poeti, stilisti. Mi piacciono le mattine quando al bar bevo il più buon caffè del mondo, la pizza più buona. Tutta la cucina è straordinaria, amo gli uomini italiani, i più belli del mondo, amo i parchi è specialmente quello del Valentino che è uno dei miei luoghi preferiti, con un cuore pieno di fiori colorati e cascate che mi ispirano nello scrivere...

            Affacciata dalla mia finestra del sesto piano dove abito, guardo il cielo e le stelle splendere. Si vedono le colline Moncalieresi che abbracciano le Alpi. Io sono incantata da questo posto, innamorata per sempre di questa favola. Le luci brillano lontano, hanno qualcosa di poetico, mi ispirano con il loro splendore come il mio cuore innamorato di questa terra italiana. Il mio cuore ama e lo splendore del suo amore mi vibra dentro come un diamante che porto sempre con me, regalato alle persone che amo… E la nostra sintonia fa parte di questa vita splendente. Ora sono qui persa in questo splendore serale, della vita, di Voi. Era quello che il destino voleva ancora regalarmi, era questo che io dovevo regalare al mio destino, il mio ultimo desiderio di scrivere questo racconto l'ho fatto per me e per voi...



mercoledì 1 maggio 2013


Poesia pubblicata per il Concorso  nella RIVISTA " POETI-POESIA" di ROMA...
                                 GIOVANNI ALIEVI

 

l'AMORE SA REINVENTARSI

Fulmine nel cuore

magicamente risorgi

tra lacrime e sorrisi

AMORE sai vincere sempre

reinventandoti tra l'alba e tramonto,

nascosto tra petali di rosa

e canti effimeri.

Incongruente sofferenze

di notti passionali

Amore sai sempre aspettare

senza parole, senza silenzi,

senza inutili progetti,

risplendi in attimi sfuggenti,

risorgi tra l'Alba e tramonto
                                                    
                                                              AMORE sai reinventarti.

Ritorna da me

magico folletto

di una notte,

perché risplende dentro me

l'aureola del magico incontro.

Ritroverai da me

abbracciando la Luna

i battiti dei nostri cuori,

e questa notte di follia settembrina

con chiaro di Luna

e stelle splendenti,

dipinti

nel riflesso di una finestra

che si apri al Mondo,

e io che piena di te,

rimassi a guardar le stelle

vibrando per te,

per questa magia d'Amore

per il Fruscio eterno

di luce d'Amore

che manderò in eterno

nel ricordo di te..

 

Seduta vicino alla finestra del aereo che mi porta nel paese di origine la Romania, guardo affascinata sul oblo, le nuvole che si intravedono sempre di più e che mi portano con la fantasia lontano, immaginando visi, animali, paesaggi, pensando quante opportunità la vita ci offre.

Dieci anni fa parti per l’Italia nella ricerca della felicità tanto desiderata nei miei più magici sogni sin da bambina, e oggi dopo tanti anni in cui il mio spirito ha guadagnato molto, attraverso il viaggio e tutte le trasformazioni avvenute, cerco di raccontare questa possibilità che tutti abbiamo, di voler conoscere il mondo e merita provare con tutti i rischi che sicuramente ha da superare.

Sono passati dieci anni non sempre facili, a volte il destino mi ha messo alla prova, ma solo cosi sono riuscita a trovare me stessa ed è bellissimo metterti qualche volta con lui in competizione.

Guardo queste nuvole che mi passano davanti, sembra che corrono insieme alla mia vita, e ricordo come anni fa, in un settembre piovoso, stavo aspettando un pullman che mi doveva portare lontano verso una terra sconosciuta ma desiderata per la sua magica musica e una bellissima lingua che sentivo sempre alla TV e radio, un bel paese chiamato L’Italia con un gran desiderio di conoscere anche altra gente, altre usanze.

Credo che nella vita tutti noi dobbiamo affrontare questo tipo di sfida, partire per un tempo dal tuo paese d’origine e provare a capire se là, lontano è il tuo posto, oppure il posto dove sei nato.

Leggevo un libro dove l’autore diceva che “ se parti è meglio non tornare più perché al ritorno non ti ritroverai più quella di prima, ti sentirai straniero nel tuo paese, cosa che è capitata anche a me, è la realtà, è vero che dopo dieci anni della mia partenza non ci tornerei più a vivere cui.

Mi sento lontana, lontana dai desideri, lontana nel mio spirito che mi ha sempre dato tutto quello che desideravo, eleganza, spirito d’avventura, soddisfazione, coraggio messo alla prova, compiutezza e la consapevolezza della positività che provo ogni giorno anche se è vero non tutte le cose vanno sempre meglio , il paese dove vivo oggi e con cui mi sento in sintonia, in empatia mi soddisfa di più, gratificando i miei gusti per l’Arte e bellezza, benessere è il paese dove ho tanti amici speciali e dove posso svolgere più compiti alternativi in base ai miei gusti, alle miei esigenze, dal commercio alla sport che non solo la pratico al livello agonistico ,ma anche lo insegno come da piccola desideravo quando ballavo con la musica messa al massimo davanti allo specchio e non pensavo che un giorno diventerò un insegnante aerobica.

Mi sento molto lontana da tutto quello che ho lasciato, dai parenti ai posti che una volta mi incantavano, forse è stato scritto cosi, forse ho saputo trovare quello che la mia anima cercava da molto tempo. I posti magici che ora fanno parte dal mio cuore.

L’aeroporto Levaldigi da dove sono partita è vicino Torino a quasi un oretta e appena arrivata dentro per fare il ckech in, trovi già” l’aria rumena” con gente rumorosa che parla dei lavori che stanno svolgendo in Italia, parlano di soldi, di datori di lavoro buoni e cattivi, gente che hanno sul viso anche la gioia di tornare a casa per un periodo, di ritrovare i parenti che gli aspettano per raccontargli la loro nuova vita in Italia.

Mi chiedo, io come mi sento? e mi dico che i viaggi mi sono sempre piaciuti, ma questo per me è molto impegnativo al livello emozionale, anche per la situazione pesante dal punto di vista economico che sta attraversando la Romania, anche perché so che incontrerò i miei parenti, alcuni anziani, alcuni senza lavoro, e so già che questi quattro giorni farò anche io parte di questa tristezza del rumeno che è sempre di più messo alla prova da tutti punti di vista. L’atmosfera si sente già dalla partenza.

Guardo questa gente, mi sento diversa da loro ma forse c’è qualcosa che ci unisce per queste due ore di viaggio, ancora qualcosa che è ancorato nel mio cuore, nei miei pensieri. Le partenze ci tolgono le radici ma forse, mai abbastanza per farci capire che qualcosa ci rimarrà sempre in comune, la Lingua rumena.

Qualche turbolenza del aereo ci riprende dai sogni in cui siamo sommersi tra il cielo e la terra, tra le nuvole dietro di cui si vedono le montagne, il mare e penso che forse un altro punto in comune trovo ancora con tutta questa gente, la voglia di scendere con i piedi per terra, di camminare.

Dietro a me due signore parlano di soldi, delle loro future pensioni se mai arrivano al età dicono loro, capisco dai loro racconti che fanno le badante si raccontano che aspettano con ansia che escono in pensione per tornare nel Paese.

Io cosa penso, penso che non potrò mai più tornare per vivere in Romania, io che mi sono sempre sentita parte del Mondo, a cui appartengo, il Mondo che ho sempre desiderato conoscere in tutti le sue sfumature, io che appartengo con il cuore a tutti posti belli che incontro e che mi rimangono nel anima.

Perciò mai penso di ritornare a vivere in Romania, che solo per viaggi di corta durata. E dove vivrò? Forse in Italia, forse in Francia che mi piace molto specialmente la Costa Azzurra, con un piede in Italia bellissima piena dei paesaggi incantevoli e uno in Francia, o forse chi lo sa in una bella Venezia oppure Toscana magari ancora per un'altra volta mi verrà la voglia di scappare verso terre sconosciute ancora. Chi lo sa? Ma si una bella spiaggia con delle palme e magico mare dove stare in tranquillità e scrivere davanti a un PC cosi come in questo momento le miei confessioni, cosi come è il vero mio sogno da sempre, con della bella gente ancora da conoscere.

Fra poco dovremmo atterrare a Bacau dove mi aspetta mio fratello Lucian e lo so che quattro giorni divento parte da questo città dove sono nata, cresciuta e da dove i miei sogni volavano insieme ad ogni aereo che volava in cielo, lo so che per questi giorno mi sommergerò nei loro problemi e tristezze.

Passeggio sulle strade di Bacau e guardo le persone che hanno i visi tristi per la pesantezza della vita, i loro sguardi si perdono nei abissi senza ritrovare un futuro. In questi giorno loro fanno parte dalla mia solitudine ce provo cui nel mio paese di origine e mi chiedo il perché dopo tanti anni della Rivoluzione questo paese si trova in questa pesante situazione, sembra che naviga in un mare senza speranza, senza mai arrivare ad un porto sicuro che potrebbe essere un ancora di salvezza, la via d’uscita .Sembra un paese sacrificato per un non so cosa.

Mio fratello mi dice che è un paese in ci non si lavora come si dovrebbe, la gente è svogliata, oppure partita oltre oceani nella ricerca della felicità.

Mi ritrovo nel parco dove da ragazzina innamorata passeggiavo sulle vie con fiori e bei alberelli, colori che incantavano sempre i miei sogni, da adolescente sempre ribelle con la vita, sempre con i sogni OLTRE le possibilità che questo paese a mai offerto. Ma si i miei sogni erano grandi, e sono loro che mi hanno portato lontano sempre, sono fiera di loro, di me di questo giorno dove sono arrivata a paragonare i assi fatti nonostante la vita mi è stata a volte ostile ho saputo affrontare con coraggio e determinazione tutto, ed eccomi cui ora guardando forse anche con gli occhi del vincente.

Ma loro i miei compaesani ce futuro avranno, come posso aiutargli ? era questa la domanda che mi mettevo passeggiando in PARCO LIBERTA.

Ascoltando la gente rumena mi viene in mente l’idea del traghi-comico, perché da una parte i cani randagi che passeggiano sulle strade indisturbati, persone povere che chiedono le mossine fanno pena dall’altra i giovani che ridono con il loro entusiasmo di vivere magari con qualche speranza in più per dei parenti partiti al estero che gli aiutano materialmente, sotto questa faccia triste c’è sempre il sorriso che sembra essere come possibilità di affrontare la pesantezza della vitesi ride davanti ad una birra insieme al amico, si racconta scherzando la situazione. Ma forse come dice l’inno nazionale SVEGLIATI ROMENO DAL SONNO DI MORTE…..forse è venuto il tempo per il romeno di svegliarsi e imparare anche che deve lavorare di più prendere l’esempio da altri paese che hanno avuto anche loro da affrontare le guerre, momenti pesanti ma hanno saputo lavorare sodo fino ad far conoscere i loro paese nel mondo. Credo sia questa l’unica possibilità d’uscita dalla crisi. LAVORO LAVORO LAVORO e cambio di mentalità, dal romeno che beve tanto al romeno che lavora tanto.

Penso che è vero non possiamo partire tutti al estero, cosi nessuno rimarrebbe a costruire il futuro di un paese, ma quanto tempo una società non offre la possibilità di una vita decente si partirà sempre verso terre sconosciute per poter realizzarti come persona, come essere umano, e questo è solo da apprezzare. Se una persona sente che merita di più dalla vita ho il dovere di fare di più per poter realizzare i loro sogni più grandi. Ci vuole come dicevo, coraggio, determinazione, fortuna dovremo anche ammetterlo.

Mio fratello mi dice anche che le previsioni dei analisti sono peggiori danno cinquanta anni per riprenderci e per poter dire che siamo veramente nella Comunità Europea come standard che dovremo avere. Credo che quelli che hanno voluto di più della vita, hanno cercato di fare di più sia partendo sia rimanendo ma lavorando di più ai loro sogni.

In questi giorni ho notato anche il traffico caotico, a volte hai paura di restare ad un semaforo, si guida come pazzi, mi hanno raccontato che dalle strisce pedonali sono stati investiti a volte la gente , ovvio sono piccole eccezioni ma è la crudele realtà.

E arrivato finalmente ultimo giorno, mio fratello mi accompagna al aeroporto anche cui mi innervosisco per il modo come il servizio sicurezza tratta la gente messa in coda per la partenza in Italia.

Ti guardano già male, ti umiliano, non ti considera, forse sono gelosi perché uno parte per l’Occidente e lui rimane, gli mancano quelli pubbliche relazioni che servono a questo personale che ti aspettano a queste porte d’uscita dal paese. È INAMMISSIBILE che un cliente che ti porta soldi è trattato in questa maniera, pensi a dirgli che nessuno gli tiene ancorati là in posti che non hanno nemmeno diritto di restare per come trattano questa gente in via di partenza. Mi avvicino alla cassa dove la ragazza che mi prende il passaporto mi chiede cosa è successo, gli racconto che appena arrivo in Italia farò un intervento alla responsabile del’ Aeroporto per modo di trattare la gente questi maleducati gente che sta alla sicurezza. Mi da ragione e appena salita sul aereo che non vedevo l’ora arrivasse, racconto l’accaduto al personale di bordo che mi ringrazia dicendomi che qualcuno dovrebbe prendersi cura di questo spesso problema che compare al aeroporto di Bacau.

Salgo sul aereo una lacrima mi arriva perché so che devo lasciare di nuovo il mio paese, la lascio ancora una volta triste e povera, con un futuro che non si intravede, ma so che l’ottimismo che mi è nato crede ancora che anni che verranno porteranno qualcosa di buono, deve essere cosi!!

Lo so che il mio cuore è là in Italia paese di adozione dove mi aspettano il figlio e il marito italiano, un sacco di amici. Sono felice dei miei cambiamenti e anche triste per la gente che ho lasciato cui in Romania Quello che posso fare per loro è aiutargli materialmente con le miei possibilità ma credo con convinzione che prima questo paese deve cambiare per prima la mentalità, anche con dei aiuti in più dalla comunità europea creando posti di lavoro, unendo le forze tutti quanti partendo dal agricoltura anche, riusciamo a metter in piedi un paese con un grande potenziale di intelligenza e creatività, cercare di creare un'altra Romania nuova e forse con la gente con non partirà più ma che rimarrà nel suo paese trasformandola continuamente portandola ad altri livelli internazionali. E bisogno di coraggio, creatività, impegno, desiderio, sogni perché cosi i soldi arrivano.

Una lacrima scende dal viso il personale di borda sta annunciando che l’aereo sta per arrivare a CUNEO. Le lacrime sono uguali il mio cuore piange emozionato per l’arrivo a casa in Italia.

Il telefono squilla “Silvia domani abbiamo bisogno di te!!!..il lavoro mi chiama domani la Romania sarà un ricordo….

 


Ho giocato a Sfida col Destino

Sfidando me

Ho giocato a scacchi col mistero

Vincendo te

Ho lottato sfidando il Destino

Pensando te

Ho Vinto a scacchi col Destino

Amando te

2011Voglio amare

il tuo ricordo,

fin quando si sarà dimenticato

il fuoco accesso per te

in quella notte di magia settembrina

Voglio amare

ogni momento vissuto con te,

con la stessa passione

che oggi brucia il mio cuore

in fiamme per te

Voglio sempre amare

la tua nostalgia,

e la magia che risplende nel mio cuore,

il ricordo eterno,

e ogni vissuto con te

Voglio amare per sempre

ogni RICORDO di te!